I PROGETTI VINCITORI DEL PREMIO CESARE ZAVATTINI 2018/19

Sabato scorso, 23 febbraio, sono stati proclamati i tre progetti vincitori della terza edizione del Premio Zavattini:

Anche gli uomini hanno fame di Andrea Settembrini, Francesco Lorusso, Gabriele Licchelli, “per la complessità e la ricchezza dei materiali d’archivio utilizzati, la solidità dell’impianto narrativo e la convincente rappresentazione visiva”;

Supereroi senza superpoteri di Beatrice Baldacci, “per la coinvolgente riflessione sulla memoria, sul tempo e sugli affetti”;

Domani chissà, forse di Chiara Rigione “per l’interessante approccio alle dimensioni del tempo e della storia attraverso la rivisitazione di uno spazio e delle immagini che lo raccontano”.

La Giuria del Premio, presieduta da Susanna Nicchiarelli e formata da Ugo AdilardiElisabetta LodoliRoland Sejko Giovanni Spagnoletti, dopo essersi riunita il giorno prima ad ascoltare i pitch di ogni singolo candidato, ha promosso all’unanimità i tre progetti, che avranno il sostegno produttivo del Premio Zavattini per la loro realizzazione e riceveranno il riconoscimento di 2.000 euro ciascuno.

“Si è trattato di un percorso impegnativo ed articolato sviluppato dai 10 candidati con una passione e un entusiasmo davvero contagiosi – ha dichiarato Susanna Nicchiarelli – e abbiamo notato come gli incontri con i tutore e i docenti, nei moduli formativi organizzati in questi mesi (significativa novità nell’ambito del Premio), abbiano prodotto sostanziali maturazioni nello sviluppo della traccia verso la realizzazione del teaser”.

Questi i titoli ed autori degli altri sette progetti che sono stati reputati di buon livello e tutti analogamente validi: Alùn di Tiziano Locci; Liquirizia romana di Valentina Savi e Giulia Sbaffi; Tracce di Rocco di Marina Resta; La Napoli di mio padre di Alessia Bottone; I suoni del tempo di Jeissy Trompiz; Questa notte finirà di Ludovica Acampora e Monica Siclari; Sync di Giacomo Riillo e Gaia Siria Meloni.

Il direttore del Premio Antonio Medici ha sottolineato la serietà, l’impegno e la passione con cui tutti i giovani film-maker che hanno partecipato a questa edizione del Premio, portando avanti le loro idee progettuali, e ha ringraziato per il contributo dato al successo dell’iniziativa il personale e i collaboratori della Fondazione Aamod, in particolare le coordinatrici del Premio Paola Scarnati e Aurora Palandrani, il responsabile amministrativo Matteo Angelici, il documentalista Claudio Olivieri e la responsabile degli apparati tecnici Milena Fiore.