NOMINATA LA GIURIA DELL’VIII EDIZIONE DEL PREMIO ZAVATTINI

 

E’ iniziata la fase di selezione per i progetti presentati all’VIII edizione del Premio Cesare Zavattini, il cui Bando  si è chiuso lo scorso 30 luglio, con un ottimo riscontro di partecipazione: oltre ottanta le proposte di cortometraggio iscritte al concorso. È già al lavoro dunque la nuova Giuria del Premio, che quest’anno è presieduta dal regista e montatore Jacopo Quadri e composta dal regista Franco Angeli, dal critico cinematografico Alberto Crespi, dalla produttrice Antonella Di Nocera, dalla ricercatrice Cecilia Spano.

 

Il primo compito della Giuria sarà quello di selezionare, fra i progetti pervenuti, nove finalisti, i cui autori o autrici avranno la possibilità di partecipare a un Workshop formativo e di sviluppo che si terrà tra settembre e dicembre 2023. I progetti e gli autori finalisti selezionati saranno comunicati in un’iniziativa che si terrà il 29 agosto a Venezia, nella giornata di pre-apertura della Mostra Internazionale del Cinema organizzata dal Premio Bookciak, Azione!, tra i partner del Premio Zavattini.

 

Al termine del percorso formativo e di sviluppo, la stessa Giuria sceglierà, dopo un apposito pitch, i tre progetti vincitori del Premio Cesare Zavattini 2023/24 e assegnerà una Menzione speciale dedicata alla filmmaker Chiara Rigione, vincitrice del Premio Zavattini 2018 e purtroppo prematuramente scomparsa. I film saranno realizzati, con il supporto della Fondazione Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico (Aamod), tra gennaio e aprile 2024, e potranno utilizzare gratuitamente, per usi culturali, i materiali filmici dello stesso Aamod, degli archivi partner o di altri archivi, anche privati, che concedano le liberatorie. Gli autori e le autrici, inoltre, riceveranno la somma di 2.000 euro per ciascun cortometraggio portato a termine. I film saranno infine proiettati in una cerimonia di premiazione, che si terrà nel mese di maggio 2024, alla presenza della Giuria e di numerosi ospiti.

 

 

Il Premio Cesare Zavattini, che intende promuovere, in particolare tra i giovani, la conoscenza e il riuso creativo del cinema conservato negli archivi, è una iniziativa promossa dalla Fondazione archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, sostenuta dall’Istituto Luce Cinecittà e dal Nuovo Imaie, con la partnership di Home Movies e la collaborazione della Cineteca Sarda, dell’Archivio delle Memorie Migranti, del Premio Bookciak Azione!, di Deriva Film e Officina Visioni, di UCCA e FICC. Media partner: Radio Radicale e Diari di Cineclub.

 

LA GIURIA:

 

Jacopo Quadri

Diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, è tra i più importanti montatori italiani, oltre che produttore e regista. E’ autore del montaggio di oltre sessanta film, avendo collaborato a tutte le opere di Mario Martone oltre che, tra gli altri, con registi come Bernardo Bertolucci (L’assedio, 1998; The Dreamers, 2003; Io e te, 2012), Paolo Virzì (Ovosodo, 1997; Baci e abbracci, 1999; My Name Is Tanino, 2002; Ella & John, 2017; Notti magiche, 2018; Siccità, 2022), Gianfranco Rosi (Below Sea Level, 2008; El sicario – Room 164, 2010; Sacro GRA, 2013; Fuocoammare, 2016; Notturno, 2020), Marco Bechis (Garage Olimpo, 1999), Alessandro Rossetto (Bibione Bye Bye One, 1999; Chiusura, 2002, Piccola patria, 2013), Francesca Archibugi (Lezioni di volo, 2007); Ciro Guerra (Waiting for the Barbarians, 2019), Zhang Yuan (Diciassette anni, 1999), Frans Weisz (Una donna del nord, 1999). Ha diretto i documentari La terra trema (co-regia di Mario Martone, 1998), Un posto al mondo (co-regia di Mario Martone, 2000); La scuola d’estate (2014), Il paese dove gli alberi volano (co-regia di Davide Barletti, 2015), Lorello e Brunello (2017), Ultimina (2020). Ha vinto il David di Donatello per il Miglior montatore nel 1998 (Teatro di guerra, di M. Martone) e i Ciak d’oro per il Miglior montaggio nel 1999 (L’assedio di B. Bertolucci), nel 2000 (Garage Olimpo di M. Bechis), 2004 (L’odore del sangue di M. Martone e The Dreamers di B. Bertolucci), nel 2011 (Noi credevamo di M. Martone) e nel 2016 (Fuocoammare di G. Rosi)

 

 

 

 

 

Franco Angeli

E’ stato aiuto regista di Ettore Scola, Bernardo Bertolucci, Alberto Sironi e molti altri. Dopo il film d’esordio, La rentrée (2000, finalista ai Nastri d’Argento), ha diretto documentari in varie parti del mondo, tra cui Il viaggio di Grace, sulla ricostruzione del Sud Sudan dopo il conflitto, che è stato distribuito con il Corriere della Sera. Ha realizzato filmati per Amref, Save the Children, VIS, in Angola, Mozambico, Kenya, Malawi, Sudan. Ha partecipato a diversi film collettivi, tra cui Lettere dalla Palestina (2002), con Monicelli, Scola, Maselli, Labate e altri. Per RaiTrade, Repubblica e L’Espresso, ha diretto 8 documentari sull’Unità d’Italia, curati da Andrea Camilleri e Giovanni De Luna. Nel 2021 ha scritto e diretto il lungometraggio La vera storia di Luisa Bonfanti presentato in anteprima mondiale al Bif&st; nel 2022 ha realizzato il film Kindeswohl, il bene del bambino – sempre al Bif&st come evento speciale – e il documentario Lo spazio inquieto,  sul pittore Franco Angeli, prodotto da Cinecittà – Luce, presentato al TFF 40 e ad ArteCinema.

 

 

 

 

 

Alberto Crespi

Critico cinematografico, autore e conduttore radiofonico, direttore di festival, dal 1978 ha lavorato come giornalista al quotidiano «L’Unità» e dal 1992 fino alla chiusura ne è stato titolare della rubrica di critica cinematografica. Dal 1995 è fra gli autori e conduttori di Hollywood Party, trasmissione radiofonica di Radio3 Rai sul cinema, in onda quotidianamente da oltre vent’anni. Ha anche curato e condotto innumerevoli edizioni del “Cinema alla radio”, la trasmissione domenicale di Hollywood Party che racconta radiofonicamente – con l’ausilio di ospiti e materiali sonori – i classici della storia del cinema. Nel 2001 ha fatto parte della commissione di esperti per la selezione dei film per la Mostra d’arte cinematografica di Venezia. Dal 1990 al 1993 è stato membro della commissione di selezione della Settimana della Critica, sezione collaterale della Mostra di Venezia curata dal Sindacato Critici Cinematografici. Dal 2003 è stato co-autore (con Alessandro Boschi) e conduttore di Dove eravamo, trasmissione sui luoghi storici del cinema italiano (andata in onda su Stream) e di La valigia dei sogni, andata in onda per anni su La7. Dal 2017 è responsabile dell’area Progetti editoriali del Centro Sperimentale di Cinematografia. Tra gli altri, è autore dei saggi Short Cuts. Il cinema in 12 storie (2022, Laterza), Storia d’Italia in 15 film (2016, Laterza); Dal Polo all’Equatore. I film e le avventure di Giuliano Montaldo (Marsilio, 2015); Bob Dylan e il mezzo secolo di «Blowin’ in the wind» (2013, Arcana); Lindsay Anderson (1998, Il Castoro cinema, La nuova Italia).

 

 

 

 

Antonella Di Nocera

Educatrice, promotrice culturale e produttrice di cinema. Dopo un Master a Londra e una Borsa Fulbright a New York, dal 1996 al 2011 è direttore dell’associazione Arci Movie di Napoli, con cui promuove a Ponticelli eventi culturali di rilievo nazionale con innumerevoli protagonisti tra cui il regista Ken Loach. Ha curato le relazioni internazionali delle prime edizioni del Napoli Film Festival, con ospiti, tra gli altri, Vincent Gallo, Spike Lee, Sally Potter, Mike Figgis, Ralph Fiennes. Ha inventato e promosso “ASTRADOC, viaggio nel cinema del reale”. Nel 2002 fonda la cooperativa Parallelo 41 produzioni, con cui ha prodotto oltre 40 opere, tra cui numerosi documentari, come Corde (2010), La seconda natura (2012), Porta Capuana (2018) e Rosa Pietra Stella (2020) di Marcello Sannino, Le cose belle (2014) di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno, Il segreto (2015) e Lievito (2021) di Cyop&Kaf, Agalma (2022) di Doriana Monaco, La Giunta (2022) di Alessandro Scippa, Procida (direzione pedagogica Leonardo Di Costanzo, 2023) . Dal 2011 al 2013 è stata Assessore alla cultura della Città di Napoli. Da settembre 2013 ad aprile 2014 è stata consigliera del Ministro per i beni e le attività culturali Massimo Bray. Nel 2020 è stata selezionata nel programma europeo Emerging Producers e le sue ultime produzioni hanno avuto la loro premiere a IFFR Rotterdam, Mostra del Cinema di Venezia, Locarno, Sarajevo, TFF e Festival dei popoli. Dal 2014 al 2020 ha coordinato “FILMAP – Atelier di cinema del reale” di Ponticelli. Dal 2011  è ideatrice e direttrice della rassegna “Venezia a Napoli. Il Cinema Esteso”, cui hanno partecipato autori internazionali come Laurent Cantet, Amos Gitai, Mohsen Mahkmalbaf, Tzao Liang, Robin Campillo, Shynia Tsukamoto, Tsai Ming-liang, Laurie Anderson, Fred Wiseman. Nel 2022 è stata nominata Cavaliere dell’ordine della Arti e delle Lettere della Repubblica francese.

 

 

 

Cecilia Spano

Da oltre dieci anni si occupa, presso Cinecittà – Istituto Luce, di ricerche d’archivio, avendo collaborato, tra gli altri, con registi come Ilaria Freccia  (L’arte è questione di vita o di morte, 2023), Giovanni Piperno (Cipria, 2022), Francesco Patierno (Svegliami a mezzanotte, 2022), Wilma Labate (Quei due, 2022 ), Giovanna Gagliardo  (Il mare della nostra storia, 2018; Good Morning Tel Aviv, 2023), Roland Sejko (La macchina delle immagini di Alfredo C., 2021), Massimo Martella (Nel nome di Antea, 2018;  Il tocco di Piero, 2022), Gianfranco Pannone e Ambrogio Sparagna (Lascia stare i santi, 2017; Scherza con i fanti, 2019), Marco Spagnoli (Hollywood sul Tevere, 2009; Cinecittà Babilonia, 2016; Luna italiana, 2019; Spazio italiano, 2021), Gianfranco Giagni (Le scandalose, 2016; Sogni, sesso e cuori infranti, 2018), Steve Della Casa e Chiara Ronchini (Nessuno ci può giudicare; 2016; Bulli e pupe, 2018). Dal 2018 si occupa della promozione del documentario italiano nei maggiori festival internazionali, coordinando tra l’altro l’accoglienza dei programmers dei festival internazionali IDFA – Amsterdam, HOT DOCS – Toronto, CPH:DOX – Copenaghen, DOC LISBOA – Lisbona, FIPADOC – Biarritz. Organizza la rassegna “Italian Doc Fest” di Mosca per tre edizioni e l’ “Italian Doc Season” di Londra, quest’anno all’esordio.