“La pace sarebbe la forma più perfetta di… cambiamento… a condizione, però, che si lotti prima per sapere cosa è. Sapere pace! La guerra è… precisa! La pace, invece, è imprecisa”: così Antonio, nel prologo de La Veritàaaa (1983), di cui è protagonista, l’unico film diretto e interpretato dallo stesso Zavattini. Il tema della pace lo ha accompagnato per oltre quarant’anni, segnando la sua attività artistica, culturale e politica, come testimonia il volume di recente pubblicazione La Pace. Scritti di lotta contro la guerra (La nave di Teseo), a cura di Valentina Fortichiari, postfazione di Gualtiero De Santi. La raccolta di scritti di Zavattini, alcuni inediti, verrà presentata sabato prossimo, 29 ottobre, alle 17.30, presso la Fondazione Aamod (via Ostiense 105), con la partecipazione della curatrice Valentina Fortichiari, della studiosa Stefania Parigi, docente presso l’Università Roma Tre, della produttrice Marina Piperno e di Antonio Medici, direttore del Premio Zavattini. 

L’appuntamento, promosso dalla Fondazione Aamod e dal Premio Zavattini, è un’occasione per interrogarsi su un tema di grandissima attualità: quello della pace che, come scrive Fortichiari, “ha improntato l’intera esistenza di Zavattini: quarant’anni di invocazioni, idee, progetti, interviste, di appelli all’umanità, di battaglie. Un tema che ha svolto in ogni forma, dall’annotazione nel quotidiano diario al talk epistolare giornalistico, radiofonico, e in ogni genere: letterario, teatrale, cinematografico, pittorico, e persino fumettistico. In lui, tema politico per eccellenza, che non ha mai abbandonato e per il quale anzi si è speso con una ostinazione inesauribile, generosa, implacabile”.

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.