Parte sabato 14 settembre il Workshop della IX edizione del Premio Zavattini, presso la sede della Fondazione Aamod a Roma. La mattina, il direttore del Premio Antonio Medici introdurrà ai partecipanti la figura di Cesare Zavattini e lo spirito dell’iniziativa, mentre nel pomeriggio si terrà il primo incontro di tutoring sui progetti, con Luca Onorati, Giovanni Piperno e Chiara Ronchini. Domenica 15 settembre il prof. Giacomo Ravesi terrà una lezione sul documentario di creazione contemporaneo, con particolare riferimento alle tendenze legate al riuso del cinema d’archivio.
Agli incontri partecipano gli autori e le autrici dei progetti selezionati dalla Giuria, presieduta da Roland Sejko e composta da Benni Atria, Monica Maurer, Ivelise Perniola e Alessia Petitto, annunciati durante il Festival di Venezia dalla coordinatrice del Premio Aurora Palandrani. Di seguito i titoli e gli autori/autrici dei progetti finalisti: Sechs monate sommer. Sei mesi d’estate di Claudio Cesaroni, una storia di emigrazione in Svizzera vista con gli occhi di un bambino; In un soffio. Empty vessels di Noemi Greco, una rilettura della memoria familiare attraverso materiali d’archivio privati; Com’era qui, com’eri tu, quando non c’ero io di Meriam Jarboua, che ricostruisce l’immagine dei propri genitori immigrati prima della propria nascita; Echi di memoria di Alessandro Guerriero, rievocazione del terremoto dell’Irpinia attraverso due testimoni e archivi fotografici d’autore; Giocare a fare la guerra di Anita Ricci, Marco Rossi, Michele RIdolfi, un’indagine su un Combat film finto che ha causato la distruzione di un paese reale; Isterìa in un vestito a fiori di Marija Stefanija Linuza, una riflessione sul matrimonio e l’etica della vita sessuale ispirata alle idee della scrittrice femminista lettone Ivanda Kaija; Milano infetta. Gli anni del Virus di Tommaso Cohen, che rievoca lo sgombero dello spazio occupato Virus di Milano e la nascita del movimento punk; Noialtre di Michele Sammarco, un racconto di storie di donne della pianura veneta; La donnaccia della rupe di Cairano di Diego Capone, un racconto che mescola immagini del film “La donnaccia” (1965) di Silvio Siano, il suo backstage e interviste a testimoni. Inoltre, la Giuria ha selezionato come uditori del Workshop Giovanni Mauriello e Riccardo Calisti, autori di Dissonanza, e Martina Bertuccio, autrice di Briciola.